a beloved earlier project, challenging and creative, never forgotten. it might come back, one day
«2001 is a nonverbal experience […] I intended the film to be an intensely subjective experience that reaches the viewer at an inner level of consciousness, just as music does» (Stanley Kubrick)
«It all started in autumn 1998, before Kubrick’s death: first of all I devoted myself to studying, researching, documenting and listening, I read anything I could find about the film and its author, I saw the movie dozens of times, I studied, analysed, fragmented it, clip by clip, shot by shot. Then I gave way to the phase of transformation: first I re-designed the film in a linear manner so as to be able to re-compose it in terms of musical form (I established, for example, I was going to write thirteen pieces by joining the clips into narratively consistent blocks); secondly, on the basis of the various elements I had obtained from the analysis of the film - such as the development of the plot, the narrative symmetries, the rhythm of editing, the camera movements, the forms, the colours, the lengths, the sounds, the dialogues, and so on - I defined the musical materials, I designed some courses (by establishing, for instance, the sequence of instrument interventions and the relative behaviours). In January 2000 I began writing the score.
Briefly, among the rest, inside the score you can listen to: notated music for ensemble, for piano solo, for wind sextet - a sampling-collage with various superimposed improvisations - a piece by Carla Bley - the arrangement of a 1930s’ classic American tune - collective improvisations, acoustic and electronic - electric guitar, french horn, double bass solo improvisations - duets for bass clarinet and drums, for alto sax and electronics - trios for trombone, guitar and synth, and for alto clarinet, piano and double bass - a quartet for sopranino sax, piano, double bass and drums.
In any case, most of this project compositions consist of a sequence of consecutive and/or superimposed events of notated or improvised music; their progressing is dynamically but strictly connected with the development, the rhythm and the emotions proposed by Kubrick’s film»
«Il tutto comincia nell’autunno 1998 (prima della scomparsa di Kubrick): da allora mi sono dedicato allo studio, le ricerche, la documentazione, gli ascolti, ho letto tutto ciò che sono riuscito a trovare sul film e sul suo autore, ho visto e rivisto il film decine di volte, l’ho studiato, analizzato, spezzettato - sequenza per sequenza, inquadratura per inquadratura - dopodiché ho dato inizio alla fase di trasformazione, dapprima ridisegnando il film in modo lineare, per poi ricomporlo in termini di forma musicale (ad es. unendo le sequenze in blocchi coerenti dal punto di vista narrativo ho stabilito i tredici brani da scrivere); in seguito, con l’aiuto dei vari elementi ricavati dall’analisi del film - come lo sviluppo della storia, le simmetrie narrative, il ritmo del montaggio, i movimenti di macchina, le forme, i colori, le durate, i suoni, i dialoghi, ecc. - ho definito i materiali musicali, ho costruito dei percorsi (determinando ad es. la successione degli interventi strumentali e i relativi comportamenti). A partire dal gennaio 2000 ho iniziato la stesura della partitura.
Per sommi capi, all’interno della partitura si possono ascoltare, fra le tante cose: brani scritti per ensemble, per piano solo, per sestetto di fiati - un collage di campionamenti con sovrapposte varie improvvisazioni - un brano di Carla Bley - l’arrangiamento di un classico della canzone americana degli anni ’30 - momenti di improvvisazione collettiva, acustica ed elettronica - improvvisazioni in solo di chitarra elettrica, corno francese, contrabbasso - duetti per clarinetto basso e batteria, per sax alto ed electronics - trii per trombone, chitarra e synth, e per clarinetto contralto, piano e contrabbasso - un quartetto per sax sopranino, piano, contrabbasso e batteria.
In ogni caso, la maggior parte delle composizioni presenti in questo progetto consistono in sequenze di eventi successivi e/o sovrapposti di parti scritte o di improvvisazione; il loro procedere è dinamicamente ma strettamente collegato con lo svolgimento, il ritmo e le emozioni proposte dal film di Kubrick»
MF
The original instruments in the score:
piano
synthesizer
electric guitar
flute
clarinets
saxophones
french horn
trombone
double bass
percussions
turntables
computing
amplified objects